La prima vittoria del principe Harry

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    La prima vittoria del principe Harry

    l principe Harry potrà procedere nella causa contro Associated Newspapers Limited (ANL), editore, tra gli altri, del Daily Mail. Lo ha stabilito l'Alta Corte di Londra, con il via libera al procedimento giudiziario che il prossimo marzo riporterà il duca di Sussex in aula per essere ascoltato. Insieme al principe, ci sono altri nomi noti: Liz Hurley, Elton John e il marito David Furnish, la baronessa Doreen Lawrence, sir Simon Hughes e Sadie Frost, ex moglie di Jude Law. Tutti i ricorrenti hanno fatto presente la stessa cosa: sarebbero stati spiati con mezzi illeciti.

    Il principe Harry contro i tabloid e Buckingham Palace trema. Ecco perché
    Carlo III e il figlio William sarebbero molto preoccupati per il processo che coinvolge il Mirror e altri tabloid perché in certi casi non si sa mai che direzione potrebbero prendere le cose. La famiglia reale, stando alla difesa, avrebbe anche favorito la diffusione di informazioni sensibili su Harry. Uno scandalo in potenza che, dovesse esplodere, sarebbe molto difficile contenere

    Nell'ottobre 2022, quando la situazione iniziò a delinearsi, in una nota i sei dichiararono di essere stati «vittime di un'attività criminale ripugnante e di gravi violazioni della privacy» da parte dell'Associated Newspapers. Colpa dell'assunzione «di investigatori privati per piazzare segretamente dispositivi di ascolto all'interno delle auto e delle case delle persone». Le spie, stando all'accusa, erano incaricate «di ascoltare e registrare surrettiziamente le telefonate private delle persone in diretta, mentre si svolgono», ma avevano anche «l'accesso a conti bancari, storie di credito e transazioni finanziarie», pratiche illegali ottenute con mezzi a loro volta illegali. L'ANL ha negato tutto e lo scorso marzo ha chiesto al giudice di pronunciarsi a suo favore senza processo, anche per via del ritardo nell'avvio dell'azione legale. I fatti, infatti, risalirebbero a diversi anni fa e nel Regno Unito c'è un limite di sei anni dai fatti superato il quale non è più possibile intentare una causa. Gli avvocati del principe e delle altre persone coinvolte, tuttavia, hanno sostenuto che erano venute alla luce nuove prove di cui all'epoca non erano a conoscenza, e i giudici hanno accolto la loro linea.

    Il principe Harry perde il primo round contro i tabloid: «Le sue affermazioni mancano di credibilità»
    L'Alta Corte di Londra ha definito «implausibile» un accordo tra il gruppo NGN e Buckingham Palace per hackerare il cellulare del principe, ma alla base della decisione ci sono anche una denuncia fuori tempo massimo e alcune affermazioni contraddittorie di Harry. Il processo, tuttavia, va avanti. E il grosso deve ancora venire

    La decisione dell'Alta Corte è stata vista molto positivamente da chi da anni in Inghilterra si batte per una stampa più limpida, su tutti Hugh Grant, direttore del gruppo Hacked Off. «Questa sentenza è un duro colpo per il Daily Mail e un'ottima notizia per chiunque voglia che la verità sulle accuse di pratiche di stampa illegali venga fuori», ha dichiarato l'attore. Questa, nello specifico, non è l'unica causa intentata da Harry contro i tabloid, ma il suo esito potrebbe avere conseguenze importanti, non solo per lui ma per tutti quelli che in passato (e forse anche ora) fanno ricorso a metodi poco ortodossi per ottenere informazioni scandalistiche.
     
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